Ultimo giorno. Si inizia a pedalare con quel misto di tristezza perché è l'ultimo giorno di vacanza, ma anche sollievo perché 15 giorni e tanti km lasciano strascichi sul corpo.
Ci lasciamo Tulln alle spalle e proseguiamo lungo il Donau, che quest'anno abbiamo davvero apprezzato in tutta la sua maestosità.
La ciclabile è piacevole e in questo ultimo tratto davvero molto frequentata, probabilmente anche dai tanti viennesi che ne approfittano per una bella sgambata.
Per cambiare percorso decidiamo di non attraversare l'isolotto in mezzo al Danubio, ma di proseguire direttamente verso la periferia della città, costeggiando prima un canale, poi il Danubio e mantenendosi sulla riva destra.
È interessante perché si ha modo di osservare dei punti pubblici attrezzati per lo sport, aree che probabilmente di notte si animano di bar (alternativi?) e aree che sembrano usate da artisti per installazioni creative.
L'unico problema è il caldo e lo smog della città, sicuramente meglio il passaggio sulla Donauinsel.
Arrivati a Vienna l'idea era farsi una doccia e uscire con Daniel dei Rudengasse... ma incredibile a dirsi mentre svoltavamo per affrontare il salitone che ci avrebbe portato all'hotel ci sentiamo chiamare: era lui!!!
Birra e tante chiacchiere, progetti futuri e amicizia. Questo creano i Mondiali Antirazzisti e questo porta a guardare il mondo con occhi aperti e divertiti.
Il nostro viaggio termina qui. Ormai possiamo dire che da Passau a Budapest questo fiume lo conosciamo in lungo e in largo.
Prossimo anno nuovo fiume e nuove culture da scoprire!
Dani&Fede
Due amici che decidono di iniziare a visitare l'Europa con la bicicletta. E lo fanno a modo loro, con i loro tempi e lo spirito migliore. Se lo fanno loro, tutti possono farlo... perchè lo sport è per tutti!
sabato 18 agosto 2018
venerdì 17 agosto 2018
Da Krems a Tulln an der Donau (48,30 km pedalati)
Penultima tappa di questo lungo viaggio intorno al Danubio... e stavolta l'abbiamo davvero visto costantemente tutti i giorni. Si riparte da Krems con un sole caldo e per l'ultima volta percorriamo per un tratto la riva sinistra.
All'ennesimo "pontone" scavalliamo e riprendiamo l'altra sponda. La ciclabile alterna zone assolate con tratti all'interno di freschi boschetti.
L'ultimo tratto di strada è quello che abbiamo fatto ormai 12 giorni fa e ripercorriamo a ritroso paesaggi familiari: la centrale nucleare, varie centrali elettriche e il mitico bar dell'orso.
All'arrivo a Tulln ci aspetta la statua del Marco Aurelio che guarda il Danubio (è proprio la copia di quella del Campidoglio).
In questo viaggio abbiamo scoperto come in questi territori ci sia un vero culto della "romanità". Non c'era cittadina che non avesse un Römer museum o sasso o segnalazione del passaggio di qualche contingente.
Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della cittadina, visto che il caldo assurdo dell'andata ci aveva impedito di esplorarla bene. Scopriamo che è davvero bellina con una piazza centrale piena di fontane, bei palazzi e locali. Soprattutto scopriamo che ha una vita notturna davvero ricca (non possiamo non menzionare che il 25 agosto ci sarà il concerto degli Opus!!!).
La nostra serata finisce in maniera trash: su un barcone ormeggiato adibito a open bar si è esibito un gruppo "italiano" gli Spectacollo (a voi l'interpretazione) che hanno sciorinato da Venditti a Dalla, da Celentano a non meglio identificati cantanti.
Tanta robba!
Dani&Fede
All'ennesimo "pontone" scavalliamo e riprendiamo l'altra sponda. La ciclabile alterna zone assolate con tratti all'interno di freschi boschetti.
L'ultimo tratto di strada è quello che abbiamo fatto ormai 12 giorni fa e ripercorriamo a ritroso paesaggi familiari: la centrale nucleare, varie centrali elettriche e il mitico bar dell'orso.
All'arrivo a Tulln ci aspetta la statua del Marco Aurelio che guarda il Danubio (è proprio la copia di quella del Campidoglio).
In questo viaggio abbiamo scoperto come in questi territori ci sia un vero culto della "romanità". Non c'era cittadina che non avesse un Römer museum o sasso o segnalazione del passaggio di qualche contingente.
Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della cittadina, visto che il caldo assurdo dell'andata ci aveva impedito di esplorarla bene. Scopriamo che è davvero bellina con una piazza centrale piena di fontane, bei palazzi e locali. Soprattutto scopriamo che ha una vita notturna davvero ricca (non possiamo non menzionare che il 25 agosto ci sarà il concerto degli Opus!!!).
La nostra serata finisce in maniera trash: su un barcone ormeggiato adibito a open bar si è esibito un gruppo "italiano" gli Spectacollo (a voi l'interpretazione) che hanno sciorinato da Venditti a Dalla, da Celentano a non meglio identificati cantanti.
Tanta robba!
Dani&Fede
giovedì 16 agosto 2018
Da Schönbühel a Krems (40 km pedalati)
Prima del racconto della tappa pensiamo sia opportuno fare una precisazione: effettuare un percorso andata e ritorno può rendere la seconda parte apparentemente noiosa. Si sa già quello che ci aspetta e le sorprese diminuiscono notevolmente. Ciò nonostante, le due sponde del Danubio spesso differiscono nella tipologia di percorso ad esempio in questo tratto ci siamo allontanati meno dal Fiume rispetto allo stesso tratto di andata e i saliscendi sono stati nettamente inferiori.
Veniamo dunque alla tappa odierna. Come a volerci punire del troppo ozio di ieri, partiamo dal campeggio di Schönbühel e senza neanche riuscire a far scaldare le gambe ci aspetta una bella salitona. Si sale e si scende per un pò, poi la ciclabile continua in un bel bosco accanto al Danubio.
Si continua salendo e si passa per vigneti e frutteti. Come all'andata troviamo molti tavolini con cestini pieni di frutta e bicchierini dove lasciare i soldi.
La strada è piacevole e i paesini molto curati, anche se non c'è mai nessuno, sembrano paesi fantasmi.
Procediamo spediti e arriviamo di volata a Krems.
Approfittiamo dell'arrivo abbastanza presto per fare un giro in città, che si conferma molto carina e con un parco curato e fresco
Dani&Fede
mercoledì 15 agosto 2018
Da Ybss an der Donau a Schönbühel (33 km pedalati)
Si parte da Ybbs.
Una tappa breve per arrivare al campeggio di Schönbühel e fare un po' di mare... cioè fiume!
Pedaliamo lungo la sponda destra, ciclabile come al solito accessibile a tutti solo un pò noiosa come paesaggio.
Non ci sono troppe note in questa trentina di chilometri che si percorrono in poche ore.
Una volta arrivati alla meta dopo un buon pranzetto ci spalmiano sulla riva del Danubio e nonostante il sole abbia deciso di giocare a nasconnarello con le nuvole passiamo un fantastico pomeriggio di riposo.
Peccato solo facesse troppo freddo per il bagno! Abbiamo solo messo le zampette in acqua, sperando nel potere del Dio Fiume.
martedì 14 agosto 2018
Da Enns a Ybbs an der Donau (57,85 km pedalati)
Piccolo prologo della giornata.
Ieri sera abbiamo fatto un giro per Enns, che si è rivelata una cittadina molto carina e l'idea era mangiare in centro, anche perché il ristorante dell'hotel era una pizzeria.
Ma un cielo nero come la pece in pochi minuti ha coperto il cielo e ci ha costretti ad una veloce ritirata.
In questo caso il Dio della pioggia ha voluto aiutarci perché altrimenti non avremmo mai scoperto le meraviglie dell'hotel Am Limes, cioè gestori e avventori.
L'ingresso funge anche da pub e ristorante ed eravamo tutti ammucchiati dentro, visto quello che si stava scatenando fuori.
Immaginate, quelle atmosfere da telefilm tedesco anni '80 (un po'alla Derrick), con il locale fumoso (rauchen ist nicht verboten), al bar seduti sugli sgabelli alcuni avventori abituali che tra birre e schnapps passano la serata.
Uno dei proprietari (tipo Mastrolindo) beve, fuma, serve birre, chiacchiera con tutti, conosce tutti, scherza... è l'anima della serata.
Intanto noi scopriamo che è anche un ristorante greco e andiamo di suvlaki e gyros. Nel frattempo arrivano altri ospiti dell'hotel: 4 vecchiettini che, scopriremo il giirno dopo, stanno facendo il giro del Danubio con le loro e-bike; una giovane coppia on i genitori; moglie e marito francesi e all'ultimo arrivano 5 ragazzi di Salisburgo. Insomma, una compagnia variegata che ti coinvolge e noi ci sentiamo perfettamente a nostro agio!
La mattina si parte con i nuvoloni scuri che minacciano ancora pioggia. Decidiamo di non avventurarci sulla riva destra la cui ciclabile non sembra essere molto buona e decidiamo di ripercorrere la rive goche. Per questo da Enns dobbiamo prendere un traghettino che ci porti a Mauthausen. Il problema è trovare la strada e mentre siamo lì a guardare la mappa compare Josef (lo abbiamo soprannominato così). Inizia a darci info: rechts, links, banhof, ferry... ormai capiamo quasi tutto.
Capiamo che la strada che ci suggerisce è meno conosciuta, ma più semplice e ci avviamo. Dopo un pò lo ritroviamo che ci aspetta un pò avanti vicino un complesso industriale e aprendoci la strada ci conduce proprio al traghetto.
Saluti, sorrisi e ringraziamenti. Josef sei un mito.
Il barcaiolo dall'altra parte lo chiamiamo agitando il braccio e dopo una piccola navigazione arriviamo a Mauthasen. Di lì priseguiamo fino a Grein, la strada è la stessa dell'andata e unico inconveniente la foratura della ruota posteriore della bici di Fede. Cambiare la ruota non è stato un problema, ma farlo sotto la pioggia è fastidioso!

Ripartiamo spediti. A Grein prendiamo il battellino per tornare sulla riva destra e da lì andiamo a Ybbs. Ovviamente non potevamo non fermarci a salutare Bernardo e brindare con una radler!
Dani&Fede
lunedì 13 agosto 2018
Da Wesenufer a Enns (43,5 km pedalati)
Proseguiamo la discesa del Danubio sulla sponda destra da Wesenufer.
I primi 7 km fino a Schlögen sono abbastanza impegnativi perché si sale abbastanza, ma la vista dall'alto ricompensa del tutto la fatica.
A Schlögen visitiamo anche uno dei tanti piccoli musei sparsi lungo il fiume che ricordano la conquista dei romani, in questo caso un piccolo complesso termale.
Da qui in poi la ciclabile è davvero piacevole e lambisce dolcemente il Danubio che qui disegna davvero delle anse profonde. Tante le zone di sosta anche all'ombra, unico problema la mancanza di bagni.
Arriviamo abbastanza comodamente ad Aschac an der Donau, dove avevamo in programma di prendere un treno fino ad Enns, saltando così Linz.
I km fatti sono già abbastanza e ne mancano ancora bel tot, per cui abbiamo pensato di risparmiarci un pezzo che non ci era piaciuto molto all'andata tra lavori sulla ciclabile e complesso industriale. Peccato solo non visitare Linz, ma ci saranno occasioni.
Troviamo la stazione di Aschac chiusa e quasi nessuna indicazione per l'alternativa (oltretutto non esistono mai info in inglese).
Decidiamo di raggiungere la stazione successiva di Eferding, con un cambio a Linz in un'ora e mezza arriviamo a Enns.
I treni regionali austriaci si confermano comodi da prendere (con la salita dei vagoni direttamente sulla banchina) e le stazioni attrezzate per le bici.
Dani & Fede
I primi 7 km fino a Schlögen sono abbastanza impegnativi perché si sale abbastanza, ma la vista dall'alto ricompensa del tutto la fatica.
A Schlögen visitiamo anche uno dei tanti piccoli musei sparsi lungo il fiume che ricordano la conquista dei romani, in questo caso un piccolo complesso termale.
Da qui in poi la ciclabile è davvero piacevole e lambisce dolcemente il Danubio che qui disegna davvero delle anse profonde. Tante le zone di sosta anche all'ombra, unico problema la mancanza di bagni.
Arriviamo abbastanza comodamente ad Aschac an der Donau, dove avevamo in programma di prendere un treno fino ad Enns, saltando così Linz.
I km fatti sono già abbastanza e ne mancano ancora bel tot, per cui abbiamo pensato di risparmiarci un pezzo che non ci era piaciuto molto all'andata tra lavori sulla ciclabile e complesso industriale. Peccato solo non visitare Linz, ma ci saranno occasioni.
Troviamo la stazione di Aschac chiusa e quasi nessuna indicazione per l'alternativa (oltretutto non esistono mai info in inglese).
Decidiamo di raggiungere la stazione successiva di Eferding, con un cambio a Linz in un'ora e mezza arriviamo a Enns.
I treni regionali austriaci si confermano comodi da prendere (con la salita dei vagoni direttamente sulla banchina) e le stazioni attrezzate per le bici.
Dani & Fede
domenica 12 agosto 2018
Da Passau a Wesenufer (35,8 km pedalati)
E si riparte dalla sponda destra lasciandici alla spalle Passau, che avrebbe meritato più tempo per una visita, ma troveremo altre occasioni.
Come per la sponda opposta la ciclabile è sicura, ma passa a fianco alla strada e il rumore è poco piacevole. Da questa parte ci sono molti più posti per il ristoro, sia gasthoff che panchine, molti di più i bagni pubblici ben indicati lungo il percorso.
Non passa molto che riattraversiamo l'ipotetico confine e torniamo in Austria.
Dopo Vichtenstein si giunge ad una enorme diga con relativa kraftwerk, è quella di Jochenstein... che in realtà è di là ed è tedesca... vabbè avete capito i confini servono a poco!
A Engelhartszell ci fermiamo presso l'abbazia dei frati trappisti: non può mancare un assaggio alla cervesia e ai liquori :)
All'esterno facciamo conoscenza con dei simpatici vecchiettini neozelandesi, che un po' sorpresi dal nostro modo di far asciugare i vestiti ci fanno foto a non finire... chissà forse finiremo sul loro blog: #kiwi #allblack 4 improbabili turisti in giro per l'Europa!!!!
Da qui la strada inizia a salire abbastanza ripidamente con dei bei tornanti che sembrano essere amati da motociclisti un po' troppo spericolati.
Ad un certo punto la ciclabile finisce e si è costretti ad andare in strada anche se per pochi chilometri.
Meta finale Wesenufe arroccato sulla collina.
Domani andiamo avanti.
Dani e Fede
sabato 11 agosto 2018
Da Aschach an der Donau a Passau (63,5 km pedalati
Risplende il sole ad Aschach anche se la giornata è frizzantina, il tempo ideale per pedalare visto che oggi si prevede una tappa lunga.
La ciclabile sulla parte destra è splendida, passa in mezzo ad una pineta e lambisce il fiume. Molte le case di villeggiatura o le roulotte più o meno permanenti. A Kaiserau
prendiamo una piccola barchetta che ci porta a Untermhül, sull'altra sponda. Bisogna sempre chiamare, anche se poi non è detto che il capitano senta la chiamata! Ad ogni modo ad un certo punto si è palesato e in 5 minuti siamo stati scaricati sul lato sinistro.
Anche questa parte è forse la più bella che abbiamo percorso. Si cominciano a vedere le varie anse del fiume e il paesaggio è un susseguirsi di panorami diversi e molto belli.
A Grafenau abbiamo preso un traghettino che in 10 minuti di navigazione percorre una parte di ansa fino ad Au.
Da lì si riprende a pedalare in un paesaggio piacevole. La strada è lunga e noi siamo un pò provati, ma stringiamo i denti e arriviamo a Jochenstein, che una volta era la frontiera fra Austria e Germania, non possiamo esimerci alla prima locanda utile provare se la radler è più buona da una parte o dall'altra.
Il tratto di ciclabile in Germania fino a Passau e sicuro, ma non bellissimo. A fianco passa una strada di alto scorrimento e il rumore di macchine e moto è piuttosto invadente.
La fatica vale però la vista di Passau: città imponente e splendida che domina i due fiumi principali (da questa parte se ne vedono solo due).
Domani scopriremo da dove si vedono tutti e 3!
Dani e Fede
La ciclabile sulla parte destra è splendida, passa in mezzo ad una pineta e lambisce il fiume. Molte le case di villeggiatura o le roulotte più o meno permanenti. A Kaiserau
prendiamo una piccola barchetta che ci porta a Untermhül, sull'altra sponda. Bisogna sempre chiamare, anche se poi non è detto che il capitano senta la chiamata! Ad ogni modo ad un certo punto si è palesato e in 5 minuti siamo stati scaricati sul lato sinistro.
Anche questa parte è forse la più bella che abbiamo percorso. Si cominciano a vedere le varie anse del fiume e il paesaggio è un susseguirsi di panorami diversi e molto belli.
A Grafenau abbiamo preso un traghettino che in 10 minuti di navigazione percorre una parte di ansa fino ad Au.
Da lì si riprende a pedalare in un paesaggio piacevole. La strada è lunga e noi siamo un pò provati, ma stringiamo i denti e arriviamo a Jochenstein, che una volta era la frontiera fra Austria e Germania, non possiamo esimerci alla prima locanda utile provare se la radler è più buona da una parte o dall'altra.
Il tratto di ciclabile in Germania fino a Passau e sicuro, ma non bellissimo. A fianco passa una strada di alto scorrimento e il rumore di macchine e moto è piuttosto invadente.
La fatica vale però la vista di Passau: città imponente e splendida che domina i due fiumi principali (da questa parte se ne vedono solo due).
Domani scopriremo da dove si vedono tutti e 3!
Dani e Fede
venerdì 10 agosto 2018
Da Au an der Donau a Aschach an der Donau (58 km pedalati)
Giornata uggiosa. Si parte con nuovoloni neri abbastanza minacciosi.
Rimaniamo sulla sponda sinistra e se non fosse per il vento, la strada è abbastanza piacevole fino a qualche chilometro da Linz. Infatti dall'altra parte si vede un grande polo industriale davvero orribile!
Questa parte di ciclabile incrocia spesso piccole stazioni di treno, all'interno i bagni pubblici sono sempre molto puliti! Soste quanto mai utili.
A Linz ci sono dei lavori per cui si incontrano spesso deviazioni. Dopo una parte nuova e panoramica, la pista si fa molto noiosa, si viaggia in sicurezza, ma non è un gran bel vedere.
La temperatura ha iniziato a scendere vertiginosamente fino ad arrivare a 17° con sempre una costante minaccia di pioggia, costringendoci a mangiare sui dei cubi di cemento a fianco ad un supermercato (la Spar potrebbe fare un pensiero e diventare nostro sponsor), sicuramente non pensati per questo... ma almeno eravamo riparati! Per compensare il pranzo in un posto poco piacevole, ci siamo concessi una fetta megagigante di torta e un "buon" caffè caldo.
Arrivati a Ottensheim decidiamo di prendere una chiatta un pò particolare per andare dall'altra parte: infatti è in parte trainata da un cavo sospeso.
Da lì in poi gli ultimi 18 km sono belli come ciclabile, ma con un simpatico vento contrario, pioggia e un pò di freddo.
Arriviamo a Aschac an der Donau un pò provati da 58 km tostarelli, ma ad aspettarci "La Mamma"... il nome della nostra pension e ci siamo immaginati piatti fumanti di tortellini in brodo o lasagne... non sarà così, ma perché non sognare????
Rimaniamo sulla sponda sinistra e se non fosse per il vento, la strada è abbastanza piacevole fino a qualche chilometro da Linz. Infatti dall'altra parte si vede un grande polo industriale davvero orribile!
Questa parte di ciclabile incrocia spesso piccole stazioni di treno, all'interno i bagni pubblici sono sempre molto puliti! Soste quanto mai utili.
A Linz ci sono dei lavori per cui si incontrano spesso deviazioni. Dopo una parte nuova e panoramica, la pista si fa molto noiosa, si viaggia in sicurezza, ma non è un gran bel vedere.
La temperatura ha iniziato a scendere vertiginosamente fino ad arrivare a 17° con sempre una costante minaccia di pioggia, costringendoci a mangiare sui dei cubi di cemento a fianco ad un supermercato (la Spar potrebbe fare un pensiero e diventare nostro sponsor), sicuramente non pensati per questo... ma almeno eravamo riparati! Per compensare il pranzo in un posto poco piacevole, ci siamo concessi una fetta megagigante di torta e un "buon" caffè caldo.
Arrivati a Ottensheim decidiamo di prendere una chiatta un pò particolare per andare dall'altra parte: infatti è in parte trainata da un cavo sospeso.
Da lì in poi gli ultimi 18 km sono belli come ciclabile, ma con un simpatico vento contrario, pioggia e un pò di freddo.
Arriviamo a Aschac an der Donau un pò provati da 58 km tostarelli, ma ad aspettarci "La Mamma"... il nome della nostra pension e ci siamo immaginati piatti fumanti di tortellini in brodo o lasagne... non sarà così, ma perché non sognare????
giovedì 9 agosto 2018
Da Grein a Au an der Donau (43,47 km pedalatii)
Si parte da Grein e si pedala lungo la riva sinistra del fiume.
Il primo tratto è piacevole e si passa all'interno di una pineta fresca e piena di bocche di leone di tutti i colori. Occorre godersi la frescura finché dura perché poi si passa all'interno per campi assolati dove si alternano pannocchie e alberi da frutta,l pochissime le aree sosta con un po' di ombra.
Un po' dopo il cartello Mitterchicken c'è una fontana con acqua freschissima e un bagno pubblico pulito.
Il consiglio è di approfittare perché dopo la ciclabile è tutta al sole fino ad Au an der Donau .
Da Au sono circa 8km a Mathausen.
Questo blog nasce come un gioco, per divertire noi e i nostri amici che ci seguono. Non ci sentiamo di scrivere altro sulla visita al memoriale. Solo una cosa: continuiamo a coltivare la memoria degli orrori perpetuati da uomini su altri uomini, non abbassiamo mai la guardia. La democrazia e la liberta sono il bene più prezioso che abbiamo.
Dani & Fede
Il primo tratto è piacevole e si passa all'interno di una pineta fresca e piena di bocche di leone di tutti i colori. Occorre godersi la frescura finché dura perché poi si passa all'interno per campi assolati dove si alternano pannocchie e alberi da frutta,l pochissime le aree sosta con un po' di ombra.
Un po' dopo il cartello Mitterchicken c'è una fontana con acqua freschissima e un bagno pubblico pulito.
Il consiglio è di approfittare perché dopo la ciclabile è tutta al sole fino ad Au an der Donau .
Da Au sono circa 8km a Mathausen.
Questo blog nasce come un gioco, per divertire noi e i nostri amici che ci seguono. Non ci sentiamo di scrivere altro sulla visita al memoriale. Solo una cosa: continuiamo a coltivare la memoria degli orrori perpetuati da uomini su altri uomini, non abbassiamo mai la guardia. La democrazia e la liberta sono il bene più prezioso che abbiamo.
Dani & Fede
mercoledì 8 agosto 2018
Da Melk a Grein (48 km pedalati)
La mattina comincia bene: a colazione dalla radio mettono Bella Ciao, una versione strana e piuttosto techno, ma tant'è!
Lasciamo Melk e proseguiamo lungo la sponda destra del Danubio, lungo una ciclabile piacevole che alterna anche delle zone d'ombra. All'altezza di
Attraversiamo la solita diga con relativa centrale elettrica e si passa così sulla rive gauche.
Noi abbiamo incontrato dei lavori per il rifacimento della pista, ma il nuovo percorso è sempre ben indicato da cartelli provvisori...
beh non sempre!!!
Si passa per diversi paesini e poi si torna a pedalare lungo il fiume. Da questa sponda le zone di ombra sono minori e il caldo si fa sentire un bel pò.
A Persenbeurg c'è una fontanella di acqua potabile e un bagno pubblico (pulitissimo) lungo la via (facile da vedere perché c'è una grande fontana).
È consigliabile la sosta perché dopo poco si deve affrontare una salita piuttosto ripida per riprendere il ponte che ci riporta dall'altra parte.
I successivi 20 km si snodano fra il Danubio dove troviamo molte zone balneabili con minispiaggette e pinete fresche che si arrampicano sulle colline che costeggiano il fiume.
A circa 3 km da Weissen ci fermiamo per una radler presso la Gasthaus am Hößgang e mai scelta fu più illuminata. Ad accoglierci un ambiente fuori dal mondo: all'inizio pare di entrare in una locanda medievale con grandi e pesanti tavoli di legno e un mucchio di chincagliera non meglio identificata, in sottofondo musica classica barocca. Poi appare lui, Bernardo, un omino secco secco e con gli occhi un pò spaesati, tutto scapigliato che parla un po' di italiano, francese e latino. Ci serve le birre nel giardino esterno, mentre lui se ne sta dentro tutto spaparanzato a leggere il giornale e ascoltare musica classica, come se il tempo fosse fermo. E anche lui ci è sembrato un folletto fuori dal tempo.
Forti delle radler fresche sgambiamo veloci fino a Weissen che altro non è una stazione traghetti. Si deve suonare una sorta di citofono, non risponde nessuno, ma il barchino arriva a prenderti e in 2 minuti si arriva a Grein.
La domanda che il lettore attento si starà facendo è: ma perché non pedalare sempre dalla stessa sponda???
Domani si va a Mauthausen!
Attraversiamo la solita diga con relativa centrale elettrica e si passa così sulla rive gauche.
Noi abbiamo incontrato dei lavori per il rifacimento della pista, ma il nuovo percorso è sempre ben indicato da cartelli provvisori...
beh non sempre!!!
Si passa per diversi paesini e poi si torna a pedalare lungo il fiume. Da questa sponda le zone di ombra sono minori e il caldo si fa sentire un bel pò.
A Persenbeurg c'è una fontanella di acqua potabile e un bagno pubblico (pulitissimo) lungo la via (facile da vedere perché c'è una grande fontana).
È consigliabile la sosta perché dopo poco si deve affrontare una salita piuttosto ripida per riprendere il ponte che ci riporta dall'altra parte.
I successivi 20 km si snodano fra il Danubio dove troviamo molte zone balneabili con minispiaggette e pinete fresche che si arrampicano sulle colline che costeggiano il fiume.
A circa 3 km da Weissen ci fermiamo per una radler presso la Gasthaus am Hößgang e mai scelta fu più illuminata. Ad accoglierci un ambiente fuori dal mondo: all'inizio pare di entrare in una locanda medievale con grandi e pesanti tavoli di legno e un mucchio di chincagliera non meglio identificata, in sottofondo musica classica barocca. Poi appare lui, Bernardo, un omino secco secco e con gli occhi un pò spaesati, tutto scapigliato che parla un po' di italiano, francese e latino. Ci serve le birre nel giardino esterno, mentre lui se ne sta dentro tutto spaparanzato a leggere il giornale e ascoltare musica classica, come se il tempo fosse fermo. E anche lui ci è sembrato un folletto fuori dal tempo.
Forti delle radler fresche sgambiamo veloci fino a Weissen che altro non è una stazione traghetti. Si deve suonare una sorta di citofono, non risponde nessuno, ma il barchino arriva a prenderti e in 2 minuti si arriva a Grein.
La domanda che il lettore attento si starà facendo è: ma perché non pedalare sempre dalla stessa sponda???
Domani si va a Mauthausen!
martedì 7 agosto 2018
Da Krems a Melk (39km pedalati)
Tappa impegnativa quella di oggi che si snoda su e giù per le colline della regione di Wachau, zona di produzione del vino.
Si pedala lungo la sponda sinistra e si attraversano degli splendidi vigneti. La ciclabile passa per diversi paesini, il primo dei quali Dürnstein molto carino e pieno di enoteche, in una delle quali ci siamo fermati a degustare il vino, consigliabile la sosta qui o uno dei paesi seguenti. Abbiamo anche avvistato una comitiva di anziani dell'area benessere Uisp di Vienna. Pare viaggiassero sul leggendario pullman orizzontale, con solo posti anteriori,
Si prosegue fra saliscendi, la ciclabile è piacevole, ma totalmente al sole, per cui si consiglia una buona scorta d'acqua oppure fermarsi nei vari paesi a comprare dell'acqua.
Pedalando e sbuffando per il caldo, arriviamo a St. Michael dove c'è una chiesa molto interessante da vedere con il suo piccolo cimitero molto curato. Ma soprattutto buttate un occhio al muro davanti: c'è un cestino con delle prugne; un sacchetto 1 euro da lasciare in un vasetto.
Proseguendo si continua verso Willendorf dove troviamo l'unica fonte d'acqua, peraltro calda! Altro problema con questa ciclabile sono le soste bagno, non essendoci pinete approfittate di ogni bar che trovate!
L'ultimo tratto di tappa l'abbiamo fatto a 34° con un sole a picco sui nostri caschetti per cui ci perdonerete la poca accuratezza del racconto!
Per chiudere in "bellezza" per arrivare a Melk (che è situato sull'altra riva del Danubio) bisogna percorrere circa 2 km in salita continua per attraversare un ponte molto lungo.
Si pedala lungo la sponda sinistra e si attraversano degli splendidi vigneti. La ciclabile passa per diversi paesini, il primo dei quali Dürnstein molto carino e pieno di enoteche, in una delle quali ci siamo fermati a degustare il vino, consigliabile la sosta qui o uno dei paesi seguenti. Abbiamo anche avvistato una comitiva di anziani dell'area benessere Uisp di Vienna. Pare viaggiassero sul leggendario pullman orizzontale, con solo posti anteriori,
Si prosegue fra saliscendi, la ciclabile è piacevole, ma totalmente al sole, per cui si consiglia una buona scorta d'acqua oppure fermarsi nei vari paesi a comprare dell'acqua.
Pedalando e sbuffando per il caldo, arriviamo a St. Michael dove c'è una chiesa molto interessante da vedere con il suo piccolo cimitero molto curato. Ma soprattutto buttate un occhio al muro davanti: c'è un cestino con delle prugne; un sacchetto 1 euro da lasciare in un vasetto.
Proseguendo si continua verso Willendorf dove troviamo l'unica fonte d'acqua, peraltro calda! Altro problema con questa ciclabile sono le soste bagno, non essendoci pinete approfittate di ogni bar che trovate!
L'ultimo tratto di tappa l'abbiamo fatto a 34° con un sole a picco sui nostri caschetti per cui ci perdonerete la poca accuratezza del racconto!
Per chiudere in "bellezza" per arrivare a Melk (che è situato sull'altra riva del Danubio) bisogna percorrere circa 2 km in salita continua per attraversare un ponte molto lungo.
Melk però vale la sosta, il pese è carino, con casine che ricordano molto lo stile tirolese e una gigantesca cattedrale che domina tutto dall'alto.
Il dolce tipico della zona è il marillenknodel, noi l'abbiamo assaggiato e non ci ha entusiasmato... ma bisogna sempre provare tutto!lunedì 6 agosto 2018
Da Tulln an der Donau a Krems (51 km pedalati)
Partenza da Tulln da Marco Aurelio platz, dove campeggia una copia della ben più celebre statua di Piazza del Campidoglio, lì a fianco un piccolo museo romano (peraltro chiuso). Pare infatti che dal 75 dc Tulln è stata una colonia romana.
Si riparte percorrendo la rive droit del Danubio. Una ciclabile piacevolissima, che alterna zone d'ombra dovute alla folta vegetazione a percorsi soleggiati paralleli al fiume.
All'altezza di Zwentendorf an der Donau si consiglia una sosta a bordo fiume dove è possibile mettere i piedi nell'acqua o fare un bagno.
Proseguendo si incontrano diverse centrali elettriche, varie aree di sosta e ombra.
Si consiglia la sosta ad una locanda della famiglia Scharl, attrezzata per bikers: vari parcheggi bici, birra fredda, vari piatti. In più nel bagno delle donne assorbenti e tampax a disposizione, in quello degli uomini deodorante (si sa gli uomini puzzano!).
Si prosegue qualche chilometro in direzione della Diga di Altenwört. Si attraversa la relativa kraftwerk (centrale elettrica), la curiosità è che se trovate il cancello chiuso potete telefonare all'ingresso e farvi dare il tiro.
Passata la diga si arriva sulla rive gauche dove si prosegue per diversi chilometri sotto il sole. Il percorso è bellissimo, ma ci sono poche zone d'ombra.
Arrivati nei pressi di Thess c'è una grande centrale nucleare dove ci siamo immaginati un Homer Simpson intento a fare i suoi casini e pesci fosforescenti con 3 occhi.
Probabilmente per lavori la ciclabile viene deviata e si attraversa il peasino di Thess, dove vediamo una fontana e speriamo in un rifornimento d'acqua. Ma la fontana è caput come ci dice una simpatica vecchietta che curava il suo giardino, la quale però ci invita a riempire le borracce da lei. Franz e Margareta (così li abbiamo ribattezzati) sono molto simpatici e "conversiamo amabilmente" mettendo insieme le nostre 4 parole di tedesco e i loro gesti. Ad ogni modo hanno fatto vacanze a Caorle, Lignano e Roma!
9 km e si arriva a Krems, decisamente più grande delle altre cittadine incontrate. Nella parte finale si costeggiano da un lato il piccolo fiume che da il nome alla città, dall’altro un grosso centro di smistamento container, un paradiso per i mulettisti. Il caldo è infernale, ma arriviamo vivi al nostro hotel.
Krems è una bella cittadina, con un centro carino è facilissimo da visitare, dopo le 19, perché deserto. Sicuramente durante la giornata è ancora più bella.
Consiglio: alloggiate al Kolping Campus Krems, è uno studentato con camere grandi e piccolo angolo cottura.
Si riparte percorrendo la rive droit del Danubio. Una ciclabile piacevolissima, che alterna zone d'ombra dovute alla folta vegetazione a percorsi soleggiati paralleli al fiume.
All'altezza di Zwentendorf an der Donau si consiglia una sosta a bordo fiume dove è possibile mettere i piedi nell'acqua o fare un bagno.
Proseguendo si incontrano diverse centrali elettriche, varie aree di sosta e ombra.
Si consiglia la sosta ad una locanda della famiglia Scharl, attrezzata per bikers: vari parcheggi bici, birra fredda, vari piatti. In più nel bagno delle donne assorbenti e tampax a disposizione, in quello degli uomini deodorante (si sa gli uomini puzzano!).
Si prosegue qualche chilometro in direzione della Diga di Altenwört. Si attraversa la relativa kraftwerk (centrale elettrica), la curiosità è che se trovate il cancello chiuso potete telefonare all'ingresso e farvi dare il tiro.
Passata la diga si arriva sulla rive gauche dove si prosegue per diversi chilometri sotto il sole. Il percorso è bellissimo, ma ci sono poche zone d'ombra.
Arrivati nei pressi di Thess c'è una grande centrale nucleare dove ci siamo immaginati un Homer Simpson intento a fare i suoi casini e pesci fosforescenti con 3 occhi.
Probabilmente per lavori la ciclabile viene deviata e si attraversa il peasino di Thess, dove vediamo una fontana e speriamo in un rifornimento d'acqua. Ma la fontana è caput come ci dice una simpatica vecchietta che curava il suo giardino, la quale però ci invita a riempire le borracce da lei. Franz e Margareta (così li abbiamo ribattezzati) sono molto simpatici e "conversiamo amabilmente" mettendo insieme le nostre 4 parole di tedesco e i loro gesti. Ad ogni modo hanno fatto vacanze a Caorle, Lignano e Roma!
9 km e si arriva a Krems, decisamente più grande delle altre cittadine incontrate. Nella parte finale si costeggiano da un lato il piccolo fiume che da il nome alla città, dall’altro un grosso centro di smistamento container, un paradiso per i mulettisti. Il caldo è infernale, ma arriviamo vivi al nostro hotel.
Krems è una bella cittadina, con un centro carino è facilissimo da visitare, dopo le 19, perché deserto. Sicuramente durante la giornata è ancora più bella.
Consiglio: alloggiate al Kolping Campus Krems, è uno studentato con camere grandi e piccolo angolo cottura.
domenica 5 agosto 2018
Vienna - Tulln an der Donau (50 km pedalati)
Si riparte altro viaggio, altra avventura e come ormai tradizione riparte il blog, con i più improbabili consigli di viaggio!
Si parte da Vienna al solito ad un orario poco consigliabile per i veri bikers.
Eurovelo6 direzione ovest: e finalmente Danubio (vedi vacanza dello scorso anno). Con un sole caldo si inizia letteralmente attraversando il Donau perché passiamo per l'isola Donauinsel.
Ciclabile bellissima che passa per boschi, spiagge improvvisate sul fiume e zone nudisti.
Lasciata l'isola proseguiamo costeggiando il grande fiume che effettivamente è blu!
La ciclabile è piacevole, unico problema: non c'è altro! Pochissime zone di sosta (quasi nessuna all'ombra), nessun bar, bagno (e poche possibilità di trovare un boschetto), nessuna fontanella per l'acqua. Il consiglio: portare tanta acqua e da mangiare. A noi ci hanno salvato le albicocche e le merendine!
Se poi vi capita un temporalone, mettetevi l'anima in pace: gambe in spalla e pedalare, tanto l'acqua ve la beccate tutta!!! Noi buoni 10 km li abbiamo fatti sotto l'acqua.
Arrivo a Tulln piuttosto presto e dopo aver scaricato i bagagli in hotel esploriamo la cittadina, anche alla ricerca di cibo. La domanda: perché uno dovrebbe fermarsi a Tulln? La risposta: per non fare tappe da 90 km! Infatti, non c'è nulla di rimarchevole o memorabile.
Ps qualcuno insegni agli austriaci ad usare i condizionatori...
Si parte da Vienna al solito ad un orario poco consigliabile per i veri bikers.
Eurovelo6 direzione ovest: e finalmente Danubio (vedi vacanza dello scorso anno). Con un sole caldo si inizia letteralmente attraversando il Donau perché passiamo per l'isola Donauinsel.
Ciclabile bellissima che passa per boschi, spiagge improvvisate sul fiume e zone nudisti.
Lasciata l'isola proseguiamo costeggiando il grande fiume che effettivamente è blu!
La ciclabile è piacevole, unico problema: non c'è altro! Pochissime zone di sosta (quasi nessuna all'ombra), nessun bar, bagno (e poche possibilità di trovare un boschetto), nessuna fontanella per l'acqua. Il consiglio: portare tanta acqua e da mangiare. A noi ci hanno salvato le albicocche e le merendine!
Se poi vi capita un temporalone, mettetevi l'anima in pace: gambe in spalla e pedalare, tanto l'acqua ve la beccate tutta!!! Noi buoni 10 km li abbiamo fatti sotto l'acqua.
Arrivo a Tulln piuttosto presto e dopo aver scaricato i bagagli in hotel esploriamo la cittadina, anche alla ricerca di cibo. La domanda: perché uno dovrebbe fermarsi a Tulln? La risposta: per non fare tappe da 90 km! Infatti, non c'è nulla di rimarchevole o memorabile.
Ps qualcuno insegni agli austriaci ad usare i condizionatori...
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