mercoledì 9 agosto 2017

Da Györ a Komarom (44,28 km)

Perché in Ungheria la birra costa meno che in Slovacchia, quindi niente Komàrno. 

Usciti da Györ (l'anno scorso il principale problema era uscire dalle città, ndr) grazie all'aiuto dei tanti cicloturisti, sbagliamo strada in più occasioni arrivando ad accorciare la tappa di 12km.  Anche in questo caso la ciclabile non propone bellezze interessanti da notare; non ci sono neppure i nudi. 
Giunti però in prossimità di Gönyü, quando si era ormai sull'orlo dello sconforto, vediamo un gatto e i gatti portano fortuna (Dani sostiene questo); difatti dopo poche pedaletate ci imbattiamo in una piacevole sosta, nel cortile si un piccolo negozio che potrebbe ricordare quei supermarket ante litteram (Fede non conosce il latino, quindi non sono parole sue) del secondo dopoguerra italiano. E' stato come un tornare ad un mondo fatto di persone che provano a capirsi nonostante la lingua diversa con un sorriso e qualche gesto. 

Dopo esserci rifocillati e rinfrescati (nota: le fontanelle non esistono, neppure nei cimiteri. Attrezzatevi) riprendiamo la via lungo la "autostrada 1", salvo poi ritornare alla Euro Velo 6. 
In questo tratto, tra carraie dissestate e strade in cattive condizioni si giunge alla cittadina di Acs.
Viste le pessime condizioni della ciclabile ufficiale decidiamo di continuare lungo la statale dove gli ungheresi "piottano a manetta". Questo ci permette di accorciare il percorso ed arrivare nella bucolica Komarom dove, a parte un ex castrum romano (inutile specificare chi ha voluto inserire questo dettaglio), non c'è una fava. 
Domani ci attendono altri km di statale, questa volta Euro Velo 6 official. 
Dani e Fede
P.S.: abbiamo postato solo 2 foto, perché il cellulare di Daniela s'è svampato temporaneamente. S'era rotto le scatole pure lui 

Nessun commento:

Posta un commento

La Meuse a velo: 589,11 km pedalati

Il lungo viaggio di ritorno ci sta portando alla fine della nostra quarta vacanza in bicicletta.   Quest'anno abbiamo "conquist...