Tappa brutta, calda e pericolosa. Abbiamo rischiato la vita in più occasioni. I 36 gradi di temperatura venivano amplificati da asfalto e traffico pesante.
Paesaggisticamente il percorso era interessante come la Via Emilia da Calerno a Masone, escludendo il centro di Reggio.
Unica nota positiva la fabbrica ad inizio percorso,
il resto è solo aspettare di giungere al fiume dal quale la ciclabile prende il nome, ma che in realtà non costeggia praticamente mai.
Domani andrà meglio, si va a Budapest.
Shoot The Runner
Dani e Fede
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