Per renderla un po' più interessante ci abbiamo aggiunto svariati guasti e parecchie cazzate.
Pronti via, usciamo da Györ e Fede annuncia: "oggi le gambe girano davvero bene". Dopo neanche 500 metri, sdeng! Raggio della ruota posteriore rotto; non troveremo un biciclettaro fino a Mosonmagyaróvár. Nonostante questo la bici va e noi andiamo.
Nell'interminabile rettilineo nel nulla (quasi 20 km con impercettibili curve) ci compare agli occhi una piramide di balloni (alla reggiana). Cosa fare se non arrampicarcisi sopra e farsi delle foto? Vero Daniela?
Dopo i rettilinei di oggi guai a lamentarsi della pianura padana.
A soli 5 km dalla meta, dopo un ricco pranzo a base di carboidrati, latte cagliato, proteine affumicate di dubbia provenienza (leggi: panini con formaggio e prosciutto), ripartiamo ma la ruota anteriore della bici di Fede è a terra. Si procede con un pit stop da fare invidia alla Ferrari e ripartiamo giungendo presto all'arrivo di tappa.
Mosonmagyaróvár, la città dei denti, è tristissima. I negozi chiudono alle 17 e in giro non trovi più nessuno.
In questo paesone ci sono una cosa come oltre 150 studi dentistici e qui giungono sdentati dalle vicine Austria, Slovacchia e affini.
Domani si parte alla volta di Bratislava dove ad attenderci ci sarà Freddie Mercury!! ...capirete perché.
Dani e Fede
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